Phishing: un'e-mail per rubare i vostri dati di home banking
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Phishing: un'e-mail per rubare i vostri dati di home banking
TRATTEREMO DI QUESTO FENOMENO SEMPRE PIU' PRESENTE E IN LARGA SCALA.... CHI DI NOI NN RICEVE UNA MAIL IN CUI GLI VIENE RICHEISTA PASS E USER ID PER ACCEDERE ALLA BANCA DATI DEL PROPRIO ISTITUTO DI CREDITO??? ECCO QUESTO E' IL FENOMENO COSIDETTO PHISHING...
ANDIAMO AD ANALIZZARLO..
Il phishing è una truffa informatica che permette di carpire, attraverso un'e-mail, i dati di accesso personali alla propria banca online. Ecco come avviene. Arriva nella vostra casella di posta elettronica un'e-mail che sembra provenire dalla vostra banca e vi dice che c'è un imprecisato problema al sistema di "home banking". Vi invita pertanto ad aprire la home page della banca con cui avete il conto corrente gestito via web e di cliccare sul link indicato nella mail.
Subito dopo aver cliccato sul link vi si apre una finestra (pop-up) su cui digitare la "user-id" e la "password" di accesso all'home banking. Dopo pochi secondi, in generale, appare un altro pop-up che vi informa che per assenza di collegamento non è possibile la connessione. A questo punto qualcuno è entrato in possesso dei vostri dati e può fare operazioni dal vostro conto.
E' una truffa, denominata "phishing", nata in Spagna e Portogallo e che è stata segnalata dalla polizia locale a quella italiana. Si è diffusa, infatti, anche nel nostro Paese e il raggiro consiste nell'acquisire "user-id", "password", nome dell'istituto di credito ed eventuali altri dati immessi dall'ignaro utente. Così grazie a quel primo pop-up che ha registrato i dati, il conto corrente viene svuotato con bonifici fatti a società fantomatiche.
La Polizia postale ha comunque inviato una circolare all'Abi (Associazione bancaria italiana) invitando le banche ad avvertire i propri clienti di non digitare i codici personali nel caso dovessero ricevere questo tipo di e-mail.
Il fenomeno del phishing che in realtà non coinvolge solo le banche ma in generale le varie aziende che si occupano di e-business è oggi considerato la parte dello spam più in crescita in tutto il mondo e colpisce sia le aziende che i consumatori.
Proprio per questi motivi Microsoft, e-Bay e Visa hanno deciso di dar vita al Phish Report Network: una sorta di database che raccoglie le informazioni utili per identificare le e-mail truffaldine che arrivano agli utenti di tutto il mondo e che consentirà di stilare una lista nera dei siti del phishing a cui sono stati attribuiti molti tentativi di truffa.
PER TUTTI GLI ARGOMENTI TRATTATI RINGRAZIO LA POLIZIA DI STATO CHE MI DA MATERIALE SUL QUALE LAVORARE...
http://www.poliziadistato.it
ANDIAMO AD ANALIZZARLO..
Il phishing è una truffa informatica che permette di carpire, attraverso un'e-mail, i dati di accesso personali alla propria banca online. Ecco come avviene. Arriva nella vostra casella di posta elettronica un'e-mail che sembra provenire dalla vostra banca e vi dice che c'è un imprecisato problema al sistema di "home banking". Vi invita pertanto ad aprire la home page della banca con cui avete il conto corrente gestito via web e di cliccare sul link indicato nella mail.
Subito dopo aver cliccato sul link vi si apre una finestra (pop-up) su cui digitare la "user-id" e la "password" di accesso all'home banking. Dopo pochi secondi, in generale, appare un altro pop-up che vi informa che per assenza di collegamento non è possibile la connessione. A questo punto qualcuno è entrato in possesso dei vostri dati e può fare operazioni dal vostro conto.
E' una truffa, denominata "phishing", nata in Spagna e Portogallo e che è stata segnalata dalla polizia locale a quella italiana. Si è diffusa, infatti, anche nel nostro Paese e il raggiro consiste nell'acquisire "user-id", "password", nome dell'istituto di credito ed eventuali altri dati immessi dall'ignaro utente. Così grazie a quel primo pop-up che ha registrato i dati, il conto corrente viene svuotato con bonifici fatti a società fantomatiche.
La Polizia postale ha comunque inviato una circolare all'Abi (Associazione bancaria italiana) invitando le banche ad avvertire i propri clienti di non digitare i codici personali nel caso dovessero ricevere questo tipo di e-mail.
Il fenomeno del phishing che in realtà non coinvolge solo le banche ma in generale le varie aziende che si occupano di e-business è oggi considerato la parte dello spam più in crescita in tutto il mondo e colpisce sia le aziende che i consumatori.
Proprio per questi motivi Microsoft, e-Bay e Visa hanno deciso di dar vita al Phish Report Network: una sorta di database che raccoglie le informazioni utili per identificare le e-mail truffaldine che arrivano agli utenti di tutto il mondo e che consentirà di stilare una lista nera dei siti del phishing a cui sono stati attribuiti molti tentativi di truffa.
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